COLORATI, COMPLESSI, INDIMENTICABILI: ERANO GLI ANNI NOVANTA

Sabato 10 giugno Fondazione FILA Museum, in collaborazione con MeBO, rende omaggio a una decade impareggiabile, alla quale dedichiamo un nostalgico approfondimento.

7 Giugno 2023

Se l’aggettivo ‘spensierato’ è quello più comune per identificare – a volte in modo frettoloso – gli anni Ottanta, difficile è trovarne uno solo per leggere la decade successiva del Novecento, i Novanta.
Sì perché, nel giro di poco tempo, glitter e musica dance lasciano il posto al boom delle telecomunicazioni, ad accelerazioni informatiche, a scenari geopolitici che mutano il volto di un mondo a corto di certezze. Tale catena di eventi si riflette sul panorama culturale, frammentato e proprio per questo interessantissimo.

Gli anni Novanta sono arrabbiati. Non ne fa mistero, ad esempio, una nuova generazione di cineasti capace di diventare cult al primo colpo, con opere dall’interpretazione ancora oggi dibattuta. Pensiamo al Quentin Tarantino di Pulp Fiction (1994), al David Fincher di Se7en (1995), al Danny Boyle di Trainspotting (1996). Ma anche a Kathryn Bigelow, che inanella almeno due filmoni – Point Break (1991) e Strange Days (1995) – prima di diventare la prima donna nella storia a vincere l’Oscar come miglior regista (accadrà nel 2010). La sua estetica postpunk ispira anche quello che è probabilmente l’ultimo capolavoro del secolo, ovvero Matrix (1999) di Lana e Lilly Wachowski.

La stessa complessità si riflette nella musica, e pochi periodi vantano la varietà dei Nineties. I primi anni sono segnati, lo dicevamo, dalla rabbia del grunge: Kurt Cobain, leader dei Nirvana, incarna lo spaesamento di una generazione disillusa. I riff di chitarra si alternano al ritmo della dance e al debutto di artisti come i Daft Punk, Fatboy Slim, i Prodigy. In Gran Bretagna la Cool Britannia è il movimento che vede Blur e Oasis contendersi lo scettro di rockstar globali e le Spice Girls emergere come paladine di un neonato femminismo. Infine, rap e hip-hop dominano le classiifche con artisti come Tupac Shakur, Notorious B.I.G., i Beastie Boys.

E la moda? Per rispondere a questo interrogativo abbiamo pensato a un evento apposito: sabato 10 giugno, ore 18:00, siete invitati a visitare l’archivio di Fondazione FILA Museum con un dress code a tema 90s. Che potrete sfoggiare, nella seconda parte della serata, anche all’interno di MeBO – Menabrea Botalla Museum, altra realtà d’impresa biellese che ha molto da raccontare sulla medesima era. L’area Experience del museo ospiterà videoproiezioni, una cena e un dj set che vi farà scatenare al ritmo delle hit di un’epoca che vogliamo riscoprire insieme a voi.
Info, costi e prenotazioni a questo link:

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Born in Biella in the foothills of the ltalian Alps, WONNIE is a ski-loving white bear. Because he is from the snow­covered Alps, he is vulnerable to hot weather, and despite his size he has timid personality so he is always blushing. WONNIE is a gentle bear with heart of gold who easily find faults with himself even with small things but never blames others.

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