Tempo di vincere: chi è Sofia Kenin

“Voglio diventare la n. 1 nel mondo”: papà Alex, che le fa da coach sin dalla prima infanzia, racconta che tra le primissime parole di Sofia Kenin ci siano state proprio queste.

1 Aprile 2020

Chissà se ai tempi immaginava che si sarebbero tramutate in realtà, e in particolare che la figlia, oggi 21enne, potesse tramutarsi in vincitrice dell’Australian Open. La più giovane dei tempi di Maria Sharapova, per essere precisi: Kenin non solo detiene un primato, ma lo fa anche sulla tennista che è stata a lungo suo idolo personale.

Il successo di Sofia è sponsorizzato FILA e forse non è un caso che la sua storia rispecchi molti dei valori promossi dal brand. La tenacia, la caparbietà e l’intelligenza tattica che le han permesso, lo scorso 1 febbraio, di spuntarla in Finale sulla spagnola Garbine Muguruza arrivano dalla famiglia d’origine, che nell’87 si trasferisce dalla Russia negli Stati Uniti.

Kenin è un perfetto, orgoglioso modello multiculturale: promuove l’American Way of Life (la racchetta, sul campo, ha il telaio dipinto a stelle e strisce) ma risponde alle domande dei giornalisti in russo, la stessa lingua che coi genitori parla nella casa di Pembroke Pines, Florida.

Sono loro a giocare un ruolo fondamentale quando a soli tre anni e mezzo scorgono in lei “un’attitudine a dir poco straordinaria per il tennis”, incoraggiandola a praticarlo con sacrificio e disciplina. Sul suo cammino, tra gli altri, c’è Rick Macci, il coach che segue, tra le altre, Serena Williams e la stessa Sharapova. Macci forgia il timing sulla palla di Sofia e la soprannomina mosquito, perché “è una che non ti dà tregua, ha una forza mentale innata”. E ancora: “Sofia non è mai sbilanciata, colpisce la palla mentre ancora sta salendo e sa come buttarti fuori dal campo. Poche ragazze hanno poi la sua mano nel giocare le smorzate”.

Doti ampiamente dimostrate agli Australian Open, dove il servizio vincente che le consegna il 5-2 si accompagna ad ovazioni e ad un guadagnato rispetto del pubblico. “Il mio sogno è diventato ufficialmente reale, quindi tutti, se avete un sogno, credeteci, diventerà vero!”.

Alla grinta dimostrata in campo Sofia (soprannome ‘Sonya’, come lei stessa specifica attraverso i social) unisce l’attenzione ad un look rigorosamente firmato FILA: su tutti spicca quello – già iconico – sfoggiato a Melbourne, e giocato sui toni del verde acqua e del blu.

Qualche giorno fa, su Instagram, aveva chiesto ai suoi follower cosa pensassero di un altro outfit rosso e rosa, che avrebbe voluto sfoggiare a Indian Wells: quel torneo, come sappiamo, purtroppo non si svolgerà nell’immediato, ma siamo certi che la grinta e la forza dell’atleta torneranno inarrestabili sulla terra battuta.

About

Born in Biella in the foothills of the ltalian Alps, WONNIE is a ski-loving white bear. Because he is from the snow­covered Alps, he is vulnerable to hot weather, and despite his size he has timid personality so he is always blushing. WONNIE is a gentle bear with heart of gold who easily find faults with himself even with small things but never blames others.