Fonti – costruire un archivio d’impresa

Nell’immaginario comune, l’archivio rimanda solitamente ad un ideale di bidimensionalità, ad una “piattezza” che spesso ci fa pensare a luoghi noiosi e polverosi. Un pregiudizio che per fortuna sta mutando. Questo grazie ad eventi come Archivissima, che proprio in questi giorni sta svelando al grande pubblico la varietà dei fondi archivistici nazionali, e grazie ad enti come il nostro, perché l’unicità di Fondazione FILA Museum risiede proprio nella salvaguardia e valorizzazione di un’eredità senza eguali.

9 Giugno 2021

Certo, anche qui le presenze bidimensionali non mancano, e vi abbiamo già raccontato del fascino delle diapositive che ritraggono gli atleti in gara o delle schede che compongono i variopinti cataloghi vendita. Ma il cuore dell’archivio FILA è tridimensionale e si concretizza prima nelle stoffe e poi nell’abbigliamento e nelle calzature che dal 1911 hanno sagomato la storia del marchio e le sue evoluzioni. Migliaia di articoli ordinati su stendini e manichini, che lungo le pareti si rincorrono colorando una sorta di dimensione parallela.

L’azione conservativa si affianca a necessità pratiche: l’archivio di Fondazione FILA Museum è innanzitutto un luogo di lavoro, nel quale designer provenienti da tutto il mondo studiano il DNA del brand e si lasciano ispirare per produrre le collezioni di domani. Proprio per agevolare il processo creativo, la Fondazione ha scelto negli anni di catalogare i capi in maniera semplice, individuando linee guida generali che ne facilitano la fruizione. Gli spazi di lavoro sono articolati: al cuore centrale che preserva la maggior parte degli abiti si affiancano la ‘Sala Rolando’, il suggestivo ufficio che preserva i capi vintage che hanno segnato le origini di FILA SPORT e la ‘Sala delle Collab’ che seleziona ed espone i frutti delle collaborazioni con altri marchi. Seguono le stanze dedicate alle calzature prodotte nel corso degli anni. In esse i vari modelli sono conservati ‘sottovuoto’, secondo un metodo sviluppato in loco e ritenuto ottimale per salvaguardare le peculiarità estetiche e fisiche. Nel suo trasformarsi in strumento attivo, l’archivio FILA segue una direzionalità fisica.

Ogni designer è sempre invitato ad esplorare la città di Biella per scoprire in prima persona i paesaggi e le tradizioni che hanno contribuito alla nascita del Brand. E in accordo con una prospettiva sempre più phygital, il progressivo incremento della digitalizzazione degli articoli si accompagna alle numerose iniziative di valorizzazione online. Come questo blog, appunto. E come il ciclo di webinar Archivi della Moda: Comunicazione e storytelling, organizzato da Fondazione FRI dal 9 all’11 Giugno su fashioresearchitaly.org. Annalisa Zanni, Foundation Manager di Fondazione FILA Museum, sarà ‘in aula’ per raccontare un case study unico, e con esso le numerose iniziative che ogni giorno lo avvicinano ad un pubblico sempre più ampio e diversificato.

About

Born in Biella in the foothills of the ltalian Alps, WONNIE is a ski-loving white bear. Because he is from the snow­covered Alps, he is vulnerable to hot weather, and despite his size he has timid personality so he is always blushing. WONNIE is a gentle bear with heart of gold who easily find faults with himself even with small things but never blames others.

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