TIME MACHINE: IL 1999
Bentornate e bentornati sulla Time Machine, che oggi ci porta indietro al 1999. Più che un anno una soglia, il confine tra un’epoca e l’altra: nel tentativo di immaginare un nuovo millennio, artiste e artisti si esprimono con eccezionale varietà. Al cinema, per esempio, Lana e Lilly Wachowski monopolizzano il box office con Matrix, primo capitolo di una tetralogia che ha fatto scuola, trasformando il cyberpunk in mainstream. Nella stessa estate Eyes Wide Shut è il testamento artistico di Stanley Kubrick, nonché l’ultimo film che vede insieme la coppia Tom Cruise – Nicole Kidman. Nelle classifiche musicali, infine, c’è spazio solo per Britney Spears, popstar agli inizi di una carriera senza eguali.
Nel febbraio dello stesso anno, al largo dell’oceano, la scena è solo per Giovanni Soldini.
Il velista milanese, specialista delle regate in solitaria e in equipaggio, pioniere nello sviluppo di tecnologie innovative, si rende protagonista di un’impresa indimenticabile. O meglio, prendendo in prestito le parole dello scrittore Vincenzo Latronico, di uno dei “rari momenti della storia dello sport che sconfinano dalla disciplina e si fissano nella memoria collettiva come qualcosa di epico, significativo anche per i non appassionati come l’allunaggio dell’Apollo 11 è significativo anche per i non astrofisici”.
Nel febbraio 1999 Giovanni Soldini è impegnato nell’Around Alone, il giro del mondo in solitaria in quattro tappe che inizia ad Auckland, Nuova Zelanda e si conclude a Punta del Este, in Uruguay. La sua barca è FILA, il primo 60 piedi con chiglia basculante e albero alare costruito in Italia. Nel corso della terza tappa, dove il calore del Pacifico si avvicina alle fredde correnti antartiche, il velista riceve il telex d’allarme lanciato dalla direzione della regata. Lo scafo della collega francese Isabelle Autissier si è ribaltato, in una situazione che mette in serio pericolo la vita della navigatrice. Soldini sa che non c’è tempo da perdere e torna indietro immediatamente. Con l’aiuto del meteorologo Pierre Lasnier individua una zona di ricerca “lunga 20 km e larga altrettanto, come trovare un ago nel pagliaio. Avrei potuto passarci vicino e non vederla. Serviva un colpo di fortuna”.
Alla fine, la fortuna è dalla loro parte. Il 16 febbraio Soldini avvista lo scafo rovesciato: la sua gioia – documentata in un video girato dal velista stesso – si riassume in un grido liberatorio, “l’ho beccata, l’ho beccata!”. All’indomani del salvataggio Autissier commenta, con gratitudine e lucidità: “non credo alla fortuna e nemmeno nella sfortuna, praticavamo semplicemente un’attività difficile in cui anche i naufragi potevano accadere. Comunque, non avevo mai perso la speranza. Un po’ perché sono ottimista di natura, un po’ perché sapevo che se c’era uno che poteva trovarmi era proprio lui”.
Vincitore dell’Around Alone 1998-99, il 29 febbraio 2000 Giovanni Soldini riceve, direttamente dal Presidente francese Jacques Chirac, la Légion d’honneur. La sua impresa è scolpita nell’immaginario collettivo (anche) grazie all’equipaggiamento FILA indossato per l’occasione, una tuta color giallo intenso che ancora ispira chiunque sogni di veleggiare al largo.
NEL 1999 È NATA ANCHE Alessandra Chillemi, breakdancer italiana e Ambassador di Fondazione FILA Museum.
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