RITRATTI: JERRY STACKHOUSE

20 Maggio 2025

Ritratti è una nuova rubrica, dedicata ai numerosi volti che compongono la gallery della tradizione FILA. Storie di atlete e di atleti, che hanno saputo distinguersi per le loro imprese sportive, ma non solo. Un ciclo di appuntamenti che ha debuttato, qualche settimana fa, con Andrea Jaeger e che prosegue, oggi, con Jerry Stackhouse.

Jerry Darnell Stackhouse è nato a Kingston, North Carolina, nel 1974. Fratello di Tony Dawson, a sua volta cestista, avvia la sua carriera giovanissimo, quando è ancora un sophomore alle superiori. Viene chiamato dai Philadelphia 76ers a 21 anni, mentre frequenta la North Carolina University, che abbandona (conseguirà la laurea in African American Studies nel 1999). Il debutto è positivo, con 19 punti e una media di 4 rimbalzi e assist a partita. Ma gli anni coi 76ers non sono semplici, a un certo punto ci si mette anche la rivalità con il compagno di squadra Allen Iverson: i due non trovano sintonia sul campo e il feud viene alimentato dalle rispettive tifoserie. Nel 1997, dopo aver ricevuto la nomina di ‘Player of the Year’ da Sports Illustrated (con copertina annessa), ‘Stack’ approda ai Detroit Pistons, più precisamente a una squadra che all’epoca è quasi del tutto nelle mani di un’altra nostra conoscenza, Grant Hill. Quest’ultimo stava però entrando in una fase discendente, favorendo il nuovo arrivato: nel 1998 Hill ha una media di 25 punti a partita, Stackhouse 23. Quando, nell’estate di quell’anno, GH passa agli Orlando Magic, il futuro dei Pistons è nelle mani di Stack.

Nella stagione 2000-01 ha una media di 23 punti a partita, secondo solo a – guarda caso – Iverson. Nonostante i risultati raggiunti, nel 2002 la dirigenza della squadra scegliere di cedere Stackhouse, che entra nei Washington Wizards nell’ultimo anno in NBA di Michael Jordan. Ancora una volta, dopo Iverson e Hill, il cestista è in tandem con un altro giocatore, ma i risultati sono al di sotto delle aspettative: i Wizards rimangono fuori dai play-off. Dopo il ritiro di Jordan sono in molti a scommettere sull’ascesa di Stack, ma un infortunio lo porta a giocare solo 26 partite, e la squadra è esclusa dalla postseason.

Nella sua lunga carriera, Jerry Stackhouse ha giocato con i Dallas Mavericks, i Milwaukee Bucks, i Miami Heat, gli Atlanta Haws, i Brooklyn Nets. Ha annunciato il suo ritiro nel 2013, ma la sua liaison con il basket non è finita: è stato commentatore TV per Fox Sports Detroit e coach per i Toronto Raptors, i Vanderbilt Commodores e i Golden State Warriors, che tuttora allena al fianco di Steve Kerr.  
La sua legacy è solida e passa anche attraverso lo stile in campo; ci riferiamo, in particolare, alle scarpe che FILA lancia in suo onore. Nel 1996 arrivano le Spaghetti, e nel ‘97 le Stack Mid: l’appeal di queste ultime, attualissimo, ha sedotto anche Glenn Martens, ex direttore creativo di Y/Project, che le ha ridisegnate in occasione della collaborazione col marchio targata 2021.


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